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La risposta al problema del rapporto tra Mente e Corpo
come un metodo cruciale per il controllo sociale e l'oppressione

Discorso tenuto alla conferenza della Radical Philosophy Association
alla Brown University, Providence Rhode Island, USA il 7 novembre 2002

Come prima cosa vorrei ringraziarvi per avermi invitato a questa conferenza.
Vi pregherei di non stupirvi se all'inizio non riuscirete a trovare una connessione logica tra i diversi concetti che sto per menzionare. Il mio discorso è stato volutamente organizzato come un insieme di più pezzi (come un patchwork, fatto di tante pezzi) ed è costituito da 6 pezzi che chiamerò "pezzi". Questo lavoro di patchwork apparirà chiaro solo alla fine del discorso, anche se un altro insieme di pezzi potrebbero essere inserite nel mezzo.

Pezzo 1
Per prima cosa alcune considerazioni di base sul Problema Mente-Corpo:

Comprende soltanto due termini e le possibilità logica che riguardano le sue relazioni sono abbastanza semplici da vedere:
Inizierò con l'affermazione principalmente accetta - e vorrei precisare direttamente che nella mia opinione è sbagliata.

a)
Questa posizione, che inseguito indicherò come "a)" sostiene che la mente e il corpo siano identici e/o che la mente sia considerabile come una funzione del corpo (che la mente derivi dal corpo) e che pertanto la mente - le esperienze mentali, ecc. - possano essere ricercate attraverso il corpo.
Giusto come nota: tipicamente le persone esoteriche sono proprio convinte di questa relazione, solo che affermano esattamente il contrario, cioè che il corpo derivi dalla mente.
Per rendere chiaro il concetto:
La mente è il prodotto diretto del cervello. L'indagine del cervello dà come risultato un spiegazione completa della mente. Questa è la posizione presa prevalentemente come paradigma, iniziata più o meno con Immanuel Kant, dal momento che è stato lui il primo ad utilizzare òa metafora di fornire una collocazione al "disturbo mentale" come un " malattia della testa". Come mai io faccia un collegamento tra questa posizione e la relazione con un presunto "disturbo mentale" sarà spiegato alla fine di questo intervento.

Questo punto di vista è stato rafforzato da William Griesinger. Il disturbo mentale è d'ora in poi non più soltanto nella testa - ma si riduce ulteriormente a una malattia del cervello e da questa considerazione manca poco a quella di Viktor von Weizaeckers o di Carl Schneiders, presunti scienziati, che alla fine hanno ritenuto di avere visto la traccia della mente, deviata o no, nelle loro fette di cervello di persone appena morte per omicidio. Lo stesso fanatismo ha ispirato per esempio Oskar Vogt, il direttore dell' Emperor William Institute per le ricerche sul cervello di Berlino così come gli scienziati sovietici le loro collezioni di pezzi di cervello di Lenin e di altri "geni" decaduti.

Dagli anni quaranta, si è iniziato ad associare il cervello ad un'apparecchiatura funzionale (il computer, che sarebbe stato costruito poco dopo), affermando che appartengano esattamente alla stessa categoria, cosa che da allora è stata conosciuta come la così detta "svolta cognitiva". Ancora una volta si è cercato un algoritmo , in base al quale il cervello svolge funzioni e che poteva essere stimolato elettricamente. A quell'epoca nacque l'elettroshock psichiatrico come una forma particolarmente crudele di tortura. Questa fantasticheria è ora diventata largamente accettata, con l'uso massiccio dei computer e con il considerare il software dell'informazione localizzata delle molecole materiali. In effetti questa associazione ha a che fare esclusivamente a livello di linguaggio in una struttura di comando: l'illusione di una "corsa principale" o di una struttura militare è servita. Alla fine è possibile dare degli ordini che sono obbediti incondizionatamente, anche se soltanto attraverso la tastiera - il vecchio sogno di avere potere.


a1) Noto anche come primato biologico. In questo modo la situazione biologica diventa paradigmatica e determinante, o come un apprendimento genetico o come metabolismo celebrale e/o come un qualsiasi processo elettrico. In modo da non essere completamente persi nella insostenibile posizione a), si concede che ci possano essere eventi non determinati nel cervello e nell'interazione con l'ambiente e che con la loro azione succedano alcune cose imprevedibili. Di solito tuttavia viene soltanto fatto la banale concessione che "tutto non è ancora stato investigato e che in futuro una spiegazione completa potrà essere data".
In breve: uno ammette che ci sono alcuni punti non chiari nella determinazione della relazione tra "mente e corpo", ma che questi sono marginali. a) + a1) sono rappresentati dall'intero cliqué psichiatrico compreso la psicoanalisi e naturalmente l'industria dei farmaci.

b)
Al contrario della posizione a) +a1) vi è un punto di vista in cui la "Mente" e il "Corpo" sono entità che sono completamente indipendenti uno dall'altro. Questo punto di vista in seguito sarà indicato come b). Con questo viene accompagnata una distinzione dei propri pensieri in contrasto con il risultato di una cascata deterministica esaminabile, e in secondo luogo il soggetto l'informazione privata non conoscibile di un'indeterminazione di base dello stato mentale. Bisogna notare che come conseguenza radicale uno si può riferire al "Teorema dell'incompletezza" di Godel. All'inizio la filosofia non positivistica prese questa posizione con la così detta "svolta linguistica". Tuttavia difficilmente prese questa posizione esplicitamente, invece si è fatta piuttosto scivolare sulla difensiva, perdendosi dietro illusori successi scientifici, anziché portare qualcosa di concreto nella ferita aperta ed incurabile del mondo fisico.

Stando a questa posizione, la possibilità di parlare di eventi mentali è differente dal punto di vista fondamentale e assoluto., per cui per parlare per categorie, in contrasto con le discussioni e i ritrovamenti sulla fisicità e sull'obiettività. "Mente" e "Cervello" sono due entità tra loro completamente sconnesse.

b1)
Anche per "b)", in odo simile a quanto detto per "a)",vi è una forma debole., che consente di vedere la parte biologica ed oggettizzabile come un "fattore d'interferenza". Questo tuttavia viene dichiarato come marginale, per esempio si afferma che il consumo di alcool o droghe cambi le esperienze mentali, ma anche qui "le impostazioni" alla fine risultano cruciali, per cui in nessun modo una posizione di tipo "a" riesce ad essere costruita da questa posizione.

Soltanto con le posizioni di tipo "b)" o "b1)" è possibile costruire le categorie umane, perché procedono da fa un principio di indeterminabilità delle decisioni personali. Soltanto in questa condizione necessaria un individuo può scegliere le proprie azioni e soltanto in questo caso può rispondere delle proprie azioni. Un esempio contrario renderà questo la cosa più chiara: un computer, per esempio, non può possedere qualità morali e non può ricevere alcuna lamentela, è semplicemente un oggetto. Ogni paragone metaforico che confonde la "Mente" come un "Computer-Cervello", nega nello specifico questa cosa e, in sostanza, le caratteristiche peculiari dell'uomo. Nel seguito vedrete quanto quanto importante sia questo punto e che il fatto di utilizzare "la difesa della malattia" non solo sia diventata una caricatura, ma sia piuttosto diventato un mezzo d'oppressione.

Pezzo 2
Discorso sui motivi e sulle cause

Gilbert Ryle ha dato un nome alle categorie appropriate in modo molto accurato. Pertanto, potete vedere, che quello a cui mi riferisco non è per nulla qualcosa tipo romanticismo oscuro, fenomenologia o esistenzialismo.

La cattedra PER la Follia della libera università di Berlino, che io qui rappresento, si è concentrata sulle conseguenze della distinzione tra cause e motivi, La differenza dovrebbe essere nota a notti, ma sfortunatamente non lo è. Vi è pertanto un punto di confusione nel linguaggio, che è tuttavia, nell'interesse di molti, il tema del mia discorso.

In modo da rendere chiara la distinzione tra cause e motivi, faccio un esempio. Il 31 ottobre 1999, l'aereo del volo 990 della Egypt Air's precipitò in acqua al largo della costa nord-orientale degli Stati Uniti nei pressi dell'isola di Nantucket.
All'inizio le autorità per la sicurezza dei voli hanno cercato una causa tecnica, obiettiva. Non appena è stata trovata la registrazione audio e furono tradotte le parole del pilota, l'investigazione fu interrotta e l'FBI, con l'aiuto di persone madrelingua in arabo, cercarono i motivi per il comportamento del pilota.
Apparentemente i motivi sono diversi dalle cause, per l'uso di una comunicazione completamente differente, di un metodo di ricerca completamente differente e di un metodo di porre domande completamente differente.
I motivi derivano da una struttura in un contesto culturale, linguistico e logico che sono compresi attraverso l'interpretazione e che hanno correlazioni letterarie, sociali, morali e religiose.

Le cause tuttavia sono le relazioni tra i fatti in uno stretto spazio di connessioni, una relazione caratterizzata da una stretta condizione di temporalità sia di spazialità - se, e soltanto in questo caso, ciò che può essere calcolato in anticipo soltanto con l'aiuto di modelli matematici e da misure strumentali, di come un oggetto si comporterà in futuro o quale esatto fallimento o rottura porterà al danneggiamento risultante. Noi naturalmente ci basiamo su questi calcoli ogni giorno tutte le volte che costruiamo una casa o un ponte e la nostra fiducia quotidiana in ciò è confermata costantemente. Cioè questa è una delle ragioni per cui c'è così largamente accettato avere ogni cosa descritta in un lenzuolo di ragionamento.

Esattamente la stessa cosa si riflette nella differenza tra "Cervello" e "Mente". Il cervello può essere obiettivamente esaminato per le relazioni funzionali. La "Mente", invece, è un'entità, che può essere compresa solo con l'interpretazione di relazioni e tradizioni sociali e socio-linguistiche, classicamente chiamata ermeneutica. Pertanto mentre sottoponiamo fatti che hanno cause ad un'investigazione obiettiva con metodi scientifici, potremmo solo scoprire i motivi che articolano il comportamento umano e gli interessi degli uomini attraverso la letteratura, l'arte i film e la filosofia pratica oltre ai miti dei differenti popoli della terra. In modo interessante ed anche abbastanza fatale, anche il Pentagono è giunto a questa conclusione ed ora produce le proprie guerre seguendo come una sceneggiatura di un film di Hollywood in un diabolico intreccio di teatro e realtà. Nel vecchio continente un altro intreccio tra teatro e realtà è accaduto lo scorso mese nel caso degli ostaggi a Mosca e si concluso con un altra tragico finale.

Per riassumere: dal momento che diverse persone possono avere gli stessi motivi per fare cose completamente cose differenti - perfino cose opposte - e dal momento che altre persone possono fare le stesse cose per motivi completamente differenti, non c'è in principio alcun sapere "scientifico" sui pensieri umani e non è possibile alcuna previsione sul comportamento umano. Questa è l'ontologia (il fondamento) della lirtà umana.
Chi confonde i motivi con le cause, in genere fa ciò innocentemente, tuttavia in genere hanno una ragione per far questo: cioè stabilizzare le condizioni di governo, l'impossibilità di un pensiero emancipatorio.

Pezzo 3
Perché le "malattie mentali" non esistono.
Questa è una semplice prova perché la sua esistenza debba essere necessariamente e razionalmente essere negata e avviene in tre passi:

Primo passo:
La descrizione di cosa è una malattia:
Per parlare, in modo che la cosa abbia un senso, in senso medico di malattia, ENTRAMBE queste condizioni seguenti devono essere soddisfatte:
a) un cambiamento oggettivo di un tessuto del corpo o di un fluido del corpo deve essere presente, come evidenziato ad esempio da metodi simili a quelli utilizzati dalla medicina legale per investigare sulle cause della morte.
b) la persona che ha la malattia deve soffrire per questo in maniera soggettiva e/o ritenere che ne soffrirà. In altre parole deve almeno considerare la situazione attuale come spiacevole e avere il desiderio di cambiarla. Inoltre questa è una condizione iniziale che deve essere presente perché qualsiasi cosa di simile ad una "terapia" possa aver luogo.

Secondo passo:
Non vi è alcuna malattia, A MENO CHE entrambi i criteri a) e b) sono soddisfatti, perché:

- se nessuno dei due criteri sono soddisfatti, la parola "malattia" può essere utilizzata solo in senso metaforico: come ad esempio nella caso in cui si dice: "L'economia è malata".

- se il criterio a) è soddisfatto ma non b) allora i dottori hanno perso una diagnosi e un loro campo di lavoro: per esempio le persone sotto una certa altezza erano classificate semplicemente come "malate" e la loro malattia era descritta come "eccezionalmente bassi". Ma questo è diventato insignificante dal momento che i nani dicono che loro sono una parte normale della natura umana e che non soffrono a causa della loro statura. Un altro esempio sono le persone sorde: quando che si organizzano come persone che parlano in modo differente, la "sofferenza" scompare e con ciò la possibilità di chiamare "malattia" la sordità.

- se il criterio b) è soddisfatto ma non a) allora dovrebbe essere lasciato al soggetto stabilire se considerarsi malato oppure no. Naturalmente nessuna società finora si è preparata ad accettare le conseguenze fino in fondo di questo, perché questo vorrebbe dire che, da una parte, che ognuno potrebbe firmarsi da solo i certificati di assenza per malattia e, d'altra parte, che la funzione principale dei dottori non ci sarebbe più, perché, in contrasto con la medicina ortodossa di oggi, le indagini e le diagnosi non sarebbero più necessarie, e piuttosto ogni ciarlataneria di qualsiasi tipo avrebbe la priorità.

Terzo passo:
La presunta esistenza della "malattia mentale" non soddisfa nessuno dei due criteri a) o b). Basterebbe per quanto detto al punto 2 che manchi soltanto una delle due condizioni in queste presunte "diagnosi" per far cadere la candidatura ad essere considerabili "malattie". Non sono soddisfatte nessuna delle due condizioni perché:
- non c'è alcun cambiamento oggettivo nel tessuto del corpo. Come tutti sanno per fare una fasulla diagnosi psichiatrica non viene fatto un esame del sangue, né una scansione del cervello, né un esame al microscopio, né un'analisi ai raggi X o con ultrasuoni (un'ecografia) e neppure un test dei geni.

- non può esserci alcuna "sofferenza" accompagnata dal desiderio di cambiamento se le persone sono regolarmente chiuse a chiave in reparti psichiatrici che sono prigioni. Risulta logico che sono chiusi a chiave perché non sono lì volontariamente e che altrimenti non rimarrebbero lì e si allontanerebbero dalle torture dei metodi psichiatrici quali contenimento in quattro punti, iniezioni fatte a forza, elettroshock, ecc. e il dover vedere costantemente questi metodi. Piuttosto è che quelli che sono rinchiusi che diventano persone sofferenti a causa della psichiatria, essendo degradati ed umiliati, con tentativi di voler spezzare le loro volontà e vengono usati metodi di tortura per estorce una confessione in cui finalmente ammetto la loro "malattia", in modo che alla fine gli p psichiatri sono un grado di chiamare l'intero martirio come una terapia "medica".

Per riassumere: l'uso delle parole "malattia mentale" riguardano l'uso di metafore, pertanto sono soltanto parole, non riguardano cose trovate veramente o fatti veri.


Pezzo 4
Questa parte del mio discorso sarà interamente una citazione dal libro "Naming and Necessity" di Saul Kripke, da pag. 153 a pag. 155, la conclusione di questo fondamentale lavoro.
La sua lezione fornisce riferimenti ovvi al fatto che non ci può mai essere una "teoria identificativa" della "mente" e del "cervello", anche se tutto il resto rimanesse non stabilito.

"Forse lo stesso punto può essere resi più vivido senza questi riferimenti specifici all'apparato tecnico in queste lezioni. Supponete di immaginare Dio che crea il mondo; cosa è che ha bisogno per ottenere l'identità tra il calore e il moto dell molecole? Qui sembrerebbe che tutto quello di cui Lui ha bisogno è di creare il calore, cioè il moto molecolare stesso. Se le molecole dell'arei di questa terra sono sufficientemente agitate , se ci sono dei fuochi che bruciano, allora la terra sarebbe calda anche se non ci fossero osservatori per vedere ciò. Dio creò la luce (e perciò creò un flusso di fotoni, in base alla attuale dottrina scientifica) prima che Lui creò l'uomo o altri osservatori animali; e lo stesso probabilmente vale per il calore. Come è allora che a noi ci appare che l'identificazione del moto molecolare come calore sia un fatto sostanzialmente scientifico anche la mera creazione del moto delle molecole lascia ancora a Dio l'ulteriore compito di trasformare il moto delle molecole in calore? Questo sentimento è in realtà illusorio, ma quello che è il compito fondamentale della Divinità è il compito di farci sentire il moto delle molecole come calore. Per fa questo Egli deve creare qualche creatura senziente per assicurarsi che il moto delle molecole produca in loro la sensazione S. Soltanto dopo aver fatto questo ci saranno esseri che potranno imparare che la frase 'Il calore è il moto delle molecole' esprime una verità a posteriori esattamente come noi facciamo.

Cosa a proposito della stimolazione delle C-fibre? Per creare questo fenomeno, sembrerebbe che Dio abbia soltanto bisogno di creare esseri con C-fibre capaci del tipo appropriato di stimolazione fisica. Il fatto che gli esseri siano consci o no di ciò è qui irrilevante. Sembrerebbe, tuttavia, che per fare che la stimolazione delle C-fibre corrisponda a dolore, o sia sentita come dolore, e non come una scossa, o come calore o come qualsiasi altra cosa, cose che apparentemente sarebbero state nelle Sue facoltà. In effetti se queste cose sono tra i suoi poteri la relazione tra il dolore creato da Dio e la stimolazione delle C-fibre non può essere identificata. Pertanto, se così è, potrebbe esistere la stimolazione delle C-fibre senza il dolore;
e siccome il 'dolore' e 'stimolazione di C-fibre' sono cose fisse, questo fatto implica che la relazione tra i due fenomeni non è quello dell'identità. Dio ha dovuto fare un certo lavoro, oltre a quello di creare l'uomo, per far sì che un certo uomo fosse l'inventore delle lenti bifocali; l'uomo poteva benissimo esister senza inventare nessuna cosa del genere. Lo stesso non può essere detto per il dolore; se questo fenomeno esiste di per sé, non ci dovrebbe essere bisogno di altro lavoro per farlo diventare dolore.

In sintesi, la corrispondenza tra uno stato del cervello e uno stato mentale sembra avere un certo ovvio elemento di contingenza. Abbiamo visto che l'identità non è una relazione possa essere tenuta contingentalmente tra gli oggetti. Pertanto, se la tesi dell'identità fosse corretta, l'elemento della contingenza non si collocherebbe nella relazione tra gli stati mentali e fisici. Non può collocarsi, come nel caso del calore e del moto delle molecole, nella relazione tra il fenomeno (= calore = moto dell molecole) e il modo in cui viene sentito o ci appare (la sensazione S), perché nel caso dei fenomeni mentali non c'è un'"apparenza" al di là del fenomeno mentale stesso.

Qui ho enfatizzato la possibilità, o l'apparente possibilità, di uno stato fisico senza il corrispondente stato mentale. Anche la possibilità contraria, lo stato mentale (da solo) senza lo stato fisico (stimolazione delle C-fibre, presenta dei problemi, perché in base ai teorici dell'identità che non possono essere applicati alla analogia del calore e del moto molecolare.

Ho discusso problemi simili più brevemente per i punto di vista che pongono uguali l'io con il corpo, e dei particolari eventi mentali con dei particolari eventi fisici, senza discutere le possibili contromosse nello stesso dettaglio che in caso tipo-tipo. Dovrebbe essere sufficiente dire che io sospetto che le considerazioni date indicano che i teorici che vogliono identificare cari particolari eventi mentali e fisici dovranno affrontare problemi simili a quelli dei teorici tipo-tipo. Anche questi potranno fare appello alle presunte analogie standard.

Il fatto che le spiegazioni e le analogie normalmente utilizzate non riescono a risolvere i problemi dei teorici dell'identità certamente non è una prova sufficiente che non esista una spiegazione. Non posso certamente discutere qui tutte le possibilità. Ho tuttavia il sospetto che le considerazioni fatte qui sono fortemente a sfavore della forma usuale di materialismo. Il materialismo, presumo, dovrebbe sostenere che una descrizione fisica del mondo è una sua descrizione completa, che ogni fatto mentale sia 'ontologicamente dipendente' dai fatti fisici in senso diretto che segue questi per necessità. Nessuna teoria dell'identità mi sembra avere qualche argomento convincente contro la visione intuitiva che questo non sia il caso."

La sua conclusione nella nota in fondo alla pagina è:
"I vedo il problema mente-corpo come un problema ancora molto aperto ed estremamente pieno di confusione."

Pezzo 5
Introduzione
Dopo queste parole di Saul Kripke posso continuare con il pezzo 5- Ha confutato la prova della teoria dell'identità e perciò ha confutato completamente a) e a1). Tuttavia quello che rimana è confusione e disorientamento.

Potrei usare qui questo discorso. Per la tesi basilare del mio discorso sarebbe sufficiente.
Tuttavia, in modo da non lasciarvi qui con troppi dubbi, vorrei semplicemente proporvi il seguente modello. Perciò diventerà ovvio che i teorici dell'identità potranno fare i bagagli, fino a quando on riusciranno a smontare questo modello. Tuttavia la sua confutazione sarà estremamente difficile. Semplicemente immaginate la mente come un'entità non locale e il cervello "unicamente" come il suo apparato ricettivo, come un apparecchio radio o una televisione. È abbastanza chiaro che non è che per esempio (e nessuno sarebbe abbastanza sciocco da crederlo) una piccola banda sia dentro la radio e suoni la musica. In modo simile sarebbe altrettanto sciocco cercare nel cervello degli eventi mentali. In questo modello inoltre è facile capire che fare dei cambiamenti all'apparecchio ricevente cambia o distorce il messaggio: se pensate all'effetto di un magnete su uno schermo capite immediatamente. Allo stesso modo i farmaci cambiano e/o distorcono le esperienze mentali.

In questo modello una connessione può essere fatta con una domanda scottante che c'è in fisica, in particolare nella fisica quantistica, dove per esempio nella interpretazione di David Bohm la non località dell'informazione è scelta come una premessa. Oppure l'inizio della risposta sarebbe ad un gigantesco deficit di tutti i balbuzienti neuronali, che non hanno neanche un'ipotesi circa la "memoria". E probabilmente la cosa più lontana da cercare: in termini di "leggi" naturali potrebbe venir fuori da affermazioni puramente sociali per il potere., dove un termine come "abitudine" naturale sarebbe molto più adeguato alla condizione della statistica della fisica atomica. Da questo la endofisica potrebbe effettivamente essere sviluppata. (la endofisica è la fisica dell'osservatore interno.)

Pertanto adesso siamo nel mezzo del fragore della battaglia, che il fisico Alan Sokal ha organizzato 5 anni fa e contro cui - a quanto ne so - l'Umanità non lo ha affrontato neppure la più debole offensiva. Una persona non può altro che sentirsi colma di grande preoccupazione proprio circa il fatto che l'umanità ha già fatto dei progressi e velocemente ha posto obbedienza verso la tecnocrazia scientifica e la loro logica governante. In questo paragone i miei dubbi sono ben oltre la soglia della "correttezza politica".

Pertanto come mai, anche se la prova è ben chiara che a) e a1) siano non corrette , qualcuno continua del tutto a sostenere a) o a1)? Per tutti gli interessi di governo e/o gli interessi dei governatori! In questo modo è spiegato perché la basilare ipotesi sbagliata viene costantemente rinnovata: il comportamento umano viene immaginato essere come dovuto a cause, in modo da legarlo in una stretta connessione di causalità- Questo è il distillato di un'ideologia di soppressione.

Pertanto è rivelato che il punto centrale di queste pseudo psico scienze è di pretendere che ci sia una controllabilità, che tuttavia è impressa nella brutalità dell'inquisizione medica. La risposta comune tra la relazione mente-corpo pertanto si mostra a se stessa come è soltanto una funzione di controllo del governo. È pretendere che ci sia un vincolo sociale, come se una propria partecipazione fosse possibile. La "mente" come un'esperienza completamente personale, la conoscenza dei propri segreti, ecc. devono essere accettati - al contrario della verità - come essere dovute a cause e pertanto di natura deterministica. La mente deve pertanto scorrere su sentieri preordinati, dovute a cause e pertanto ricercabili.

Facendo regole con il simbolismo, l'intimidazione è portata ad un tale estremo, che in vista dell'obbedienza, si crede veramente a tale cosa senza senso. Il simbolismo principale sono: l'università - questa nuova "chiesa" con un dipartimento per le torture nella corsia di psichiatria con le gabbie -, gli esperimenti, l'insegnamento dell'analisi e le insegne del potere. Pertanto il sistema psichiatrico oppressivo può - da un punto di vista ipotetico soltanto con l'uso della forza - stabilizzare se stesso in modo che perfino molte delle vittime non li accuseranno neppure per l'umiliazione e la deumanizzazione che hanno vissuto. Invece come in un ingranaggio in cui sono incastrati accettano il perfido metodo che assegna loro individualmente una "diagnosi" mentre cercano dentro di sé e in isolamento le ragioni per cui vengono abusati. Nel fare ciò vengono imprigionati, in un circolo vizioso creato dall autorità che fa definizioni. Si impregna sempre di più come una quasi perfetta vittima per tutta la vita. Il risvolto politico di cosa sta accadendo viene così celato ben bene.

Anche se queste richieste di controllo urtano costantemente contro contro le proprie esperienze personali, ciò può essere soltanto compreso come un'indicazione di un comprensivo fraintendimento ideologico che con questa falsa affermazione continua a rimanere di successo. Questa è l'unica spiegazione perché questo sistema di tipo le prigioni nelle segrete con il reparto delle torture, cioè la psichiatria contro la volontà, possa essere mantenuta per più di duecento anni contro tutte le regole della compassione umana.
Questo sistema ha sviluppato le sue complete conseguenze come i 6 istituti delle camere a gas per le uccisioni dell'olocausto tramite la psichiatria in Germania, la macchia meglio conosciuta come i campi di sterminio in Polonia . A tutto questo finora non si è riuscito a dare una spiegazione e questa situazione è stata invece respinta.
Lo storico Ernst Klee al contrario la pone in modo abbastanza articolata: "Non sono stati i Nazisti che hanno avuto bisogno dei dottori, ma al contrario sono stati i dottori che hanno avuto bisogno dei Nazisti."

Dopo questa spiegazione politica, vorrei dare un altro riferimento esplicativo al lato soggettivo del "perché". Tuttavia solo a condizione che non la interpretiate in senso psicologico:
Mi sembra che nella paura della libertà giaccia un bisogno della subordinazione piuttosto che l'evidenziata pretesa della "individualità". Questa retorica ipocrita sembra essere usata come uno scudo contro la paura della libertà. In aggiunta viene la funzione specifica della rimozione dalla pratica selettiva della psichiatria coercitiva, che condanna in modo naturale le persone che sono in qualche modo dissidenti dentro il buco nero della psichiatria. Con questa pratica selettiva la mancanza di potere dei non selezionati viene immobilizzata, così che se anche uno fosse per nulla più in alto nella gerarchia simbolica, come per esempio un menomato fisico, si sente comunque superiore, perché è in fondo non uno di "quelli", uno degli "schizofrenici". Pertanto il bisogno di esclusione dei non selezionati stabilizza l'ordine gerarchico delle condizioni di governo prevalente e/o le condizioni dei governatori. Questo bisogno di esclusione dei non selezionati è sicuramente un aspetto importante per comprendere perché questa società funziona come sta funzionando.

Pezzo 6
Questo è un appello
Abolite l'Atto sulla Salute Mentale.
Abolite la tirannia della psichiatria coercitiva e date il vostro aiuto perché la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti Umani sia alla fine messa in pratica nella società, anche negli USA.
Per favore prendete coscienza di quale ruolo centrale l'anti-psichiatria, e meglio ancora l'anti-psichiatria coercitiva, giochi nell'emancipazione delle speranze e dei desideri
Siate fiduciosi che la psichiatria coercitiva può essere superata - è perfino un sistema duro ma fragile, perché afferma di essere una scienza che tratta di "malattie" come se fossero dei fatti oggettivi. Questo è il punto debole dove Golia può essere colpito. Se ovunque nel mondo sia possibile rifiutare legalmente l'affermazione della psichiatria che sia una scienza usando un cortocircuito che neghi ad uno psichiatra il diritto di incarcerare qualcuno, allora il sistema sarà fondamentalmente rotto!

In conclusione alcune parole di ringraziamento.
I pensieri qui esposti sono basati sulle idee di Michel Foucault e del prof. Thomas Szasz, che hanno sviluppato queste idee oramai più di 40 anni fa.

© René Talbot

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